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Nuovo Umanesimo

Ultimamente si sente sempre più parlare di Umanesimo / Nuovo Umanesimo, inteso come il riportare il cittadino, l'essere umano, la persona al centro delle attenzioni della politica, dell'economia, della società, come una delle più interessanti soluzioni alla crisi contemporanea.
Ne parlano in molti sebbene non tanti facciano.
Qui riportiamo una definizione del Nuovo Umanesimo fatta dal filosofo argentino Mario Rodriguez Cobos, che negli anni '60 fondò il Movimento Umanista.

Le idee del Nuovo Umanesimo

  • l’assunzione dell’essere umano come valore e come interesse centrale
  • l’affermazione dell’eguaglianza di tutti gli esseri umani
  • il riconoscimento della diversità personale e culturale
  • la tendenza allo sviluppo della conoscenza al di sopra di quanto viene accettato o imposto come verità assoluta
  • l’affermazione della libertà in materia di idee e di credenze
  • il rifiuto della violenza

Regola Aurea

La Regola aurea è alla base dell'atteggiamento umanista ed è una delle poche regole etiche di azione personale e sociale che si ritrovano in moltissime culture del mondo:

  • Rabbino Hillel: "Quello che non vorresti per te non farlo al tuo prossimo".
  • Platone: "Mi sia concesso fare agli altri ciò che vorrei facessero a me".
  • Confucio: "Non fare all'altro ciò che non ti piacerebbe fosse fatto a te".
  • Massima giainista: "L'uomo deve sforzarsi di trattare tutte le creature come a lui piacerebbe essere trattato".
  • Nel cristianesimo: "Tutte le cose che vorreste gli uomini facessero con voi, voi fatele con loro".
  • Tra i sikh: "Tratta gli altri come vorresti che ti trattassero".
  • L'esistenza della regola aurea fu riscontrata da Erodoto in diversi popoli dell'antichità.
  • Studi recenti hanno identificato nel concetto africano di ubuntu un'altra versione dello stesso principio.

La definizione della Regola Aurea per il Nuovo Umanesimo è: "Tratta gli altri come vorresti essere trattato".

12 Principi dell'Azione Valida

A corollario della Regola Aurea ci sono 12 principi che aiutano a definire quello che potrebbe essere un atteggiamento progressista, non-violento, solidale:

  1. Andare contro l’evoluzione delle cose è andare contro se stessi.
  2. Quando forzi qualcosa per raggiungere un fine, produci il contrario.
  3. Non opporti ad una grande forza. Retrocedi finché non si indebolisce; allora avanza con risolutezza.
  4. Le cose stanno bene quando vanno insieme, non quando vanno separate.
  5. Se per te stanno bene il giorno e la notte, l’estate e l’inverno, hai superato le contraddizioni.
  6. Se persegui il piacere, ti incateni alla sofferenza. Ma se non danneggi la tua salute, godi senza inibizioni quando si presenta l’opportunità.
  7. Se persegui un fine, ti incateni. Se tutto ciò che fai, lo fai come un fine in se stesso, ti liberi.
  8. Farai sparire i tuoi conflitti quando li avrai compresi nella loro radice ultima, non quando li vorrai risolvere.
  9. Quando danneggi gli altri, ti incateni. Ma se non danneggi nessuno puoi fare quello che vuoi con libertà.
  10. Quando tratti gli altri come vuoi essere trattato, ti liberi.
  11. Non importa da che parte ti abbiano messo gli eventi, ciò che importa è che tu comprenda di non aver scelto nessuna parte.
  12. Gli atti contraddittori e quelli unitivi si accumulano in te. Se ripeti i tuoi atti di unità interna, niente ti potrà fermare.